Sanificazione climatizzatori, il rapporto anti-Covid dell’ISS e le regole di sanificazione

Alessandro Pasquarelli • 24 maggio 2020

Basta poco per avere un'aria pulita e salutare!
Ma stiamo attenti al FAI DA TE!

Bastano poche regole, anche per l’aria condizionata: in negozio o negli uffici, in casa o sul posto di lavoro, per limitare la diffusione del virus Covid-19 è necessario fare attenzione alla sanificazione degli ambienti ma anche all’uso e alla pulizia dei condizionatori, in base a quando indicato da un recente rapporto, il numero 5 del 2020, curato dall’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità.

Ci sforziamo di conservarci in salute per poter morire bene di radiazioni o di aria avvelenata.

- Guido Ceronetti
Igienizzazione e ricambio d’aria. Sono le due regole fondamentali da seguire secondo gli esperti, ma attenzione poi a quali prodotti e disinfettanti vengono impiegati e soprattutto a come vengono usati sui filtri. Il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità definisce nel dettaglio le regole per i diversi tipi di impianti di areazione, da quelli più grandi fino ai piccoli climatizzatori.

Sistemi di ventilazione meccanica, i consigli anti-coronavirus

Nei locali chiusi che hanno sistemi di ventilazione che garantiscono lo scambio d’aria con l’esterno, gli impianti devono restare accesi sempre. C'è però la possibilità diminuire la ventilazione nelle ore in cui i locali non sono utilizzati.

In ogni caso, la funzione di ricircolo dell’aria deve essere disattivata perché potrebbe favorire lo spostamento degli agenti patogeni come batteri e lo stesso virus Covid-19, dice l’Istituto Superiore di Sanità. Ove possibile, viene consigliato di cambiare l’aria più volte al giorno aprendo le finestre. Le prese d’aria e le griglie di ventilazione degli impianti di areazione e dei condizionatori, consiglia l’ISS nel rapporto n° 0875-702288 , devono essere sottoposti a sanificazione e pulizia come da tabella sottostante.

Impianto Centralizzato e Condizionatori Autonomi 

Nei negozi, negli uffici e negli ambienti ove sono presenti impianti centralizzati di climatizzazione, gli apparecchi nelle varie stanze vanno lasciati spenti per evitare che l'aria se contaminata si diffonda. Se in ogni stanza c'è solo lavoratore, l’ISS dice che può essere tenuto acceso, ma è consigliabile pulire i filtri almeno una volta ogni 4 settimane (vedi sotto). La polvere catturata dal filtro rappresenta per l'ambiente una probabile proliferazione di batteri, funghi e agenti biologici come il coronavirus

Condizionatori autonomi o climatizzatori portatili in negozi e uffici, come intervenire per la sanificazione:

Se negli ambienti di lavoro sono presenti condizionatori (SPLIT) con unità esterna oppure piccoli climatizzatori portatili, il rapporto 0875-702288 dell’ISS fissa le regole per la sanificazione e la prevenzione della diffusione del Covid-19, anche fai da te. 
I filtri vanno puliti ogni settimana se negli ambienti lavorano più persone, una volta ogni mese nel caso sia presente solo una persona.


Sanificazione e pulizia dei condizionatori, come si fa secondo il rapporto ISS

Nel dettaglio l'ISS raccomanda per la pulizia-sanificazione dei condizionatori, dell’aria condizionata e dei sistemi di ventilazione ed areazione in uffici e negozi durante l’emergenza coronavirus:

pulizia delle prese d’aria e le griglie di ventilazione con panni di microfibra, inumiditi con acqua e sapone oppure con etanolo (alcol etilico) minimo al 70%. Le superfici vanno poi asciugate;
Pulizia dei filtri dei condizionatori (grandi e piccoli impianti), dei fancoil e dei ventilconvettori secondo le istruzioni del produttore, evitare comunque di spruzzare prodotti per la sanificazione o spray disinfettanti direttamente sui filtri. Questo per evitare di respirare sostanze inquinanti quando l’impianto è acceso;
arieggiare sempre le stanze, aprendo le finestre. È preferibile farlo più volte al giorno per pochi minuti, invece che una sola volta per tempi più lunghi.
Per quanto riguarda gli ambienti senza finestre, come bagni o spogliatoi, se sono dotati di ventilatori o aspiratori, questi impianti devono essere accesi durante tutto l’orario di lavoro. In caso i locali di lavoro siano stati frequentati da una persona con infezione conclamata da Covid-19, è invece obbligatoria una particolare sanificazione ambientale.

Queste sono le regole del protocollo dell'ISS, noi comunque rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e preventivo per la sanificazione dei vostri impianti!


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Autore: Pasquarelli Alessandro 9 giugno 2020
Cos’è? La certificazione F-gas è un documento obbligatorio che certifica il personale e le imprese che gestiscono i gas fluorurati (f-gas) responsabili dell’effetto serra. Ciò serve a garantire una più alta qualità del lavoro ed ottenere una maggiore soddisfazione da parte del cliente ed una garanzia della professionalità di chi opera in questo settore. A chi è rivolta? In dettaglio, la certificazione è obbligatoria per gli operatori che svolgono attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento, recupero gas, ricerca di perdite nei seguenti tipi di impianti e apparecchiature contenenti f-gas: - apparecchiature fisse di refrigerazione e condizionamento d’aria, le pompe di calore fisse e le celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero (Reg. (UE) n. 0875-702288 - impianti fissi di protezione antincendio ed estintori (Reg. (CE) n. 0875-702288 - installazione, assistenza, manutenzione, riparazione o disattivazione di commutatori elettrici(Reg. (UE) n. 0875-702288 - recupero di solventi a base di gas fluorurati dalle apparecchiature contenenti solventi (Reg. (CE) n. 0875-702288. Dal 25 settembre 2019 scatta l’obbligo per le imprese certificate di comunicare i dati relativi agli interventi di installazione, riparazione, manutenzione, controllo delle perdite e smantellamento, svolti su apparecchiature contenenti gas fluorurati. I dati devono essere comunicati: a seguito dell’installazione delle apparecchiature a partire dal primo intervento di controllo delle perdite, di manutenzione o di riparazione al momento dello smantellamento delle apparecchiature. L’obbiettivo L’obiettivo principale della normativa è quello di proteggere l’ambiente mediante la riduzione delle emissioni di gas fluorurati a effetto serra. Ed è una conseguenza della famosissima Conferenza sul clima tenutasi a Kyoto nel 1997, alla quale parteciparono più di 180 paesi. La prevenzione delle emissioni di gas fluorurato è considerata una priorità, per questo sono state emanate regole e normative ad hoc in cui sono state indicate anche le modalità di prevenzione e controllo di tali emissioni. Alcune attività individuate per ottenere questo risultato sono: - l’applicazione di sistemi di rilevamento delle perdite sulle varie apparecchiature; - la tenuta dei registri, per ogni apparecchiatura; - L’etichettatura dei prodotti e le apparecchiature che contengono, o il cui funzionamento dipende dai gas fluorurati a effetto serra. Per non incorrere in sanzioni è molto importante conoscere questa normativa per cui sarebbe molto utile aiutarci a condividere questo articolo per diffonderne il più possibile le informazioni, soprattutto a tutte quelle persone che lavorano nel settore e che devono mettersi in regola con la certificazione f-gas.

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